Siamo partiti da questo preset per rendere questo basso ancora più ENORMOUS!
E con la modulation wheel ci siamo divertiti assai.
Il Moog è un elemento fondamentale nelle produzioni Mordecai Studio, non ha mai fatto cilecca.
Riconfermate la sua capacità di essere duttile e ...come dire... semplicemente
...di essere una figata pazzesca.
Lo sanno gli eclettici Mile Of Joy (band che ho prodotto l'anno scorso, cospargendo l'intero album è di onde Little Phattiane), i tellurici Nemesi (col loro brano Io Porto Sfiga), i rockeggianti Marasma (il loro EP che ho prodotto ha i bassi tutti doppiati col Little Phatty) e soprattutto lo sa Krab che in questo momento penso stia comprandone uno su ebay...
(in questa foto stava portandoselo un pò a spasso per la regia)
Tutte le parti di Moog registrate oggi sono state passate nel mitico pre Chandler LTD1 per un suono bello spesso e presente. Rispetto agli API , più lineari, l'LTD1 accentua leggermente le basse (non tanto quanto il pre Neve), cosa che per il Moog è una manna dal cielo.
Abbiamo poi completato le parti delle strofe utilizzando Massive della Native Instruments:
preset ZOMBIE e già il suono aveva il suo fascino!
Apportate le opportune modifiche a livello di frequenza, aggiunto del noise e successivamente distorto con un minimo di bitcrusher ci ha fatto proprio dire ...Eureka!
Nel ritornello ho campionato dei vocalizzi femminili, poi filtrati e distorti: aprono come nessun'altra cosa sulla faccia della terra.
Una volta ultimate le registrazione della voce, valuteremo se aggiungere uno shaker o una qualche sorta di ritmica in sedicesimi (ma solo se veramente necessario).
Anche se già così, tutto ci ...kuadra (eh dovevo dirlo).
Siamo stati vulcani di idee, tanto che sono anche riuscito a realizzare un mio "feticcio" : mettere un pianoforte distorto (con un fuzz) in un brano crossover!
In realtà questa volta volevamo un pianoforte alla Nine Inch Nails, tipo il finale di "The Perfect Drug".
Ho scritto la parte e ci suonava molto bene anche pulito; ma non sono riuscito a resistere e l'ho distorto.
L'istinto va sempre seguito in queste situazioni, e anche questa volta ha pagato.
Il pianoforte, in quel punto del brano , distorto in quel modo e con la giusta parte , crea le dissonanze desiderate... ci è subito piaciuto.
Ora di sera tutto quel dirtorcere pianoforti ci ha stancato un pò :
Mercoledì : registrazione voci!
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