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Marco Molteni:
Sound designer , sound engineer e studio owner.

venerdì, giugno 17, 2011

Il Mastering, questo sconosciuto...

Cos'è il Mastering? Il mio brano verrà remixato durante il Mastering? nel posso avere tanto volume, la botta, e mantenere le dinamiche? un brano dinamico suona moscio rispetto ai brani overcompressi?

citazione cliente tipico: "Ma spiegami sto mastering qua che non ho capito cosè, cioè, io cosa devo fare in mastering?"



Moltissime persone mi hanno posto queste domande, così ho deciso di dare delle delucidazioni in merito.

(APPLAUSO)

Grazie...grazie. Per cominciare vorrei introdurre un personaggio, tale Bob Katz, il più apprezzato mastering engineer degli ultimi anni. A mio avviso per un semplice motivo: è innamorato della dinamica. Ha scritto un libro fantastico, in rete lo si trova anche in italiano, dal titolo ""Mastering Audio: The Art and The Science"


Bob Katz a parte, per i comuni mortali la facciamo più semplice:


Il Mastering è l'ultima fase di elaborazione del prodotto audio.
Lo scopo del Mastering è aggiungere definizione, chiarezza e volume. Inoltre rende riproducibile l'audio sulla maggior parte dei sistemi di ascolto non professionali (come lettori cd, radio, mp3streming, ipod).

Il Mastering Engineer interviene in modalità differenti a seconda delle necessità (sia teniche che artistiche).
Ci sono in particolare due modus operandi , il classico "Stereo Mastering" e il più recente "MS Mastering".
La differenza è :

nello Stereo Mastering si interviene sull'intero mix, mentre il Mastering in MS (Mid-Side) consente di scomporre il segnale audio in 2 parti. La parte MID, cioè tutto ciò che è in centro, e la parte SIDE, ovvero tutto ciò che sta ai lati left e right.
Il Mastering MS consente in generale un maggior intervento.


 Ora analizziamo le fasi di una tipica sessione di Mastering Mordecai Studio.


1)Mastering correttivo: è la prima tappa. Qui si correggono eventuali problemi riscontrati nel mix. Per questo tipo di correzioni si usano degli equalizzatori particolari, gli EQ a FASE LINEARE. Permettono di correggere in frequenza senza intaccare la fase o colorare il suono.

2) Compressione Multibanda: Nella compressione multibanda si comprimono in modo differente le 4principali bande di frequenza: bassi, medio bassi, medi e alti.
In questo modo il mix è più controllato e livellato. Si inizia così anche a definire la curva di equalizzazione del brano ( i compressori multibanda possono essere usati come dei e veri e propri equalizzatori )

3)Stereofonia: Con dei plug-ins adatti allo scopo si allarga l'immagine stereo per ottenere un suono più avvolgente.

4)EQ: una volta compresso il brano ne esaltiamo la presenza e la pienezza con l'equalizzatore più famoso di Abbey Road, il Curve Bender! Con questo equalizzatore , oltre a rendere il brano caldo e rotondo, otteniamo una curva eq particolare ed unica.




5)Compressione Stereo: comprimiamo ulteriormente il brano con il compressore Maselec MLA 2. Il Maselec è un compressore particolarmente trasparente, infatti non "colora" quasi per nulla il suono, Agendo in modo efficace e dona al brano compattezza e spinta.




6)Limiting: in questa fase si usa un particolare tipo di compressore , chiamato Limiter. I limiter nel mastering serve a bloccare i picchi, schiacciarli in modo da ottenere volume (a discapito della dinamica). Non sempre è necessario usare il limiter, ma gli standard del mercato discografico ne richiedono l'impiego e spesso ci si deve adeguare (vedi video "Loudness War, una guerra persa in partenza).
Nel caso di utilizzo, proviamo diversi tipi di Limiter , di diversi marchi e vediamo innanzitutto quale suona meglio per il genere di musica che stiamo masterizzando.

Una volta scelto il limiter lo dosiamo in modo da ottenere il volume desiderato, cercando di intaccare il meno possibile la dinamica.
Con un plugin, il TT Dynamic Range Meter, possiamo tenere sempre sott'occhio quanto stiamo compromettendo la dinamica del brano mentre usiamo il limiter.
Con una abile operazione di limiting è possibile mantenere un range dinamico di almeno 8/10 db di media e ottenere comunque un volume di tutto rispetto.

7) Dithering / Noise Shaping: il Dithering ci permette di passare dai 24bit dell'audio registrato in alta qualità ai 16bit della qualità CD evitando artefatti e distorsioni indesiderate. Questa operazione prevede l'immissione di rumore bianco nel brano! (so che sembra un controsenso ma è così, aggiungere rumore per eliminare rumore).
Il Noise Shaping serve a modellare il rumore bianco in modo da renderlo ancora più impercettibile all'orecchio umano.

8)Downsampling: è la riduzione della frequenza di campionamento (per ex: da 96khz a 44100) , sempre per rientrare negli standard del supporto CD (44100).

9) Bouncing e verifica clipping: Eccoci alla fine!
il bouncing è il salvataggio del materiale audio nel formato finale desiderato (wav o aiff, 16bit, 44100). Con un apposito software si verifica l'eventuale presenza di clip nel brano. Se non troviamo clip , il nostro brano è perfetto e pronto per essere messo su cd...   

e ora andiamo a farci una birra :)